BW&BF

sabato 2 agosto 2014

Carmilla - Joseph Sheridan Le Fanu (1872)

"<<Prodigioso! [...] Dodici anni fa m'apparve in sogno il tuo volto e da allora mi ha sempre perseguitato.>>
<<Prodigioso davvero! [...] Anch'io ti ho vista dodici anni or sono, in una visione o nella realtà. Non ho dimenticato il tuo volto, da allora l'ho sempre avuto innanzi agli occhi.>>"
Carmilla e Laura

TRAMA
Laura è una ragazza di origini inglesi che vive, insieme al padre, nel loro schloss, un castello nella Stiria austriaca. Orfana di madre sin dalla più tenera età, soffre per la mancanza di coetanee con le quali trascorrere il suo tempo. È dunque con gioia che riceve la notizia che il generale Spieldorf, amico di suo padre, recherà loro visita insieme alla nipote; ma ahimè! l'improvvisa e inspiegabile morte della fanciulla le impedisce di ricevere l'amica. Poco tempo dopo però una carrozza, trainata da cavalli imbizzarriti, si schianta proprio davanti alla dimora del padre di Laura. I viaggiatori sembrano tutti illesi, ma una ragazzina di nome Carmilla, che già era convalescente da una malattia, risente dell'incidente. La madre, una misteriosa nobildonna, deve però proseguire il viaggio; Laura prega dunque il padre di ospitare Carmilla fin quando la madre non tornerà per permetterle di guarire e rimettersi.
Tra le due giovani nasce subito una profonda amicizia, che quasi sfiora un platonico amore saffico; ma Carmilla è strana, con delle bizzarre abitudini. E come se non bastasse, nel villaggio vicino uno strano morbo comincia a colpire, mietendo sempre più vittime che passano da uno stato di perfetta salute al decesso in poche notti piene di allucinazioni.
Cosa si nasconderà dietro ai segreti che cela Carmilla?

RECENSIONE
Per giudicare un libro, come credo di aver già detto, occorre innanzitutto contestualizzarlo; abituati sino alla noia come siamo oggi a libri e film incentrati su vampiri, lupi mannari e compagnia bella, un lettore che nulla sapesse di Carmilla potrebbe sorridere davanti a certe trovate dell'autore. Ma va ricordato che questo romanzo precede di un quarto di secolo il famoso Dracula di Bram Stoker che contribuì a rendere celeberrima la figura del vampiro in tutto il mondo. E allora la storia di un vampiro, anzi, una vampira come Carmilla diventa importante se non addirittura fondamentale per la storia della letteratura.
Le Fanu ha avuto poi la geniale quanto semplice intuizione di giocare con la natura del Doppelgänger anagrammando più volte il nome della protagonista per giustificarne le apparizioni nei secoli; non solo: la stessa Laura, narratrice della vicenda, è una sorta di alter-ego di Carmilla, il suo lato buono, innocente, che ancora non ha perso l'ingenuità della fanciullezza, tanto che entrambe le ragazze discendono dalla famiglia dei Karnstein. Si potrebbe dire che l'autore abbia riproposto il classico tema della dualità bene-male, elaborandolo però con questo nuovo (per allora) mostro contrapposto all'essere umano.
Un altro elemento assolutamente audace per l'epoca è inoltre il rapporto tra le due ragazze: ovviamente per motivi di censura mai si allude ad una sessualità lesbica, ma si allude piuttosto ad un amore tra sorelle, tuttavia intensissimo. Ciononostante, alla vampira sfugge una confessione che in tempi ben più moderni avrebbe fatto rizzare i peli sulla nuca a ben più di un benpensante: "Non sono stata innamorata di nessuno, né lo sarò mai [...] a meno che non si tratti di te."
Al di là comunque della sua importanza storico-letteraria, Carmilla è un romanzo godibilissimo e modernissimo nonostante il suo stile vittoriano, che credo che qualsiasi appassionato di letteratura gotica non dovrebbe farsi assolutamente sfuggire.

BW

Nella nostra libreria:
Joseph Sheridan Le Fanu
Carmilla (Carmilla)
ed. Sellerio Editore
144 pag.
traduzione di Attilio Brilli

 

Nessun commento:

Posta un commento