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sabato 5 luglio 2014

L'uomo che corruppe Hadleyburg - Mark Twain (1899)

"Sotto la mia mano sta l'eloquente riconoscimento di ciò che siamo, il riconoscimento di uno straniero; per mezzo di esso il mondo intero saprà d'ora innanzi ciò che noi siamo. Noi non sappiamo chi egli sia, ma a vostro nome io gli esprimo pubblicamente la vostra gratitudine e vi chiedo di levare la voce ad approvarmi."
Il reverendo Burgess

TRAMA
Hadleyburg è una piccola cittadina definita "onesta, ristretta, ipocrita e avara" e nota in tutto lo stato per l'incorruttibilità dei propri abitanti. 
Una notte giunge in paese uno sconosciuto il quale consegna un sacco contenente ben quarantamila dollari in oro presso l'abitazione del vecchio contabile della banca locale, Edoardo Richards, e della moglie Maria, dopodichè sparisce nel nulla così com'è arrivato.
Il sacco contiene due buste; la prima, da aprire subito, spiega che l'oro è una ricompensa da parte di un donatore anonimo nei confronti di un cittadino di Hadleyburg che, qualche anno prima, si era mostrato generoso verso di lui donandogli venti dollari, grazie ai quali egli iniziò la propria scalata fino a diventare ricchissimo. Non conoscendo il nome del proprio benefattore, il ricco straniero ricorda però una frase particolare che egli gli disse dandogli i venti dollari, frase scritta all'interno della seconda busta, da aprirsi solo in presenza del reverendo Burgess dopo trenta giorni dalla consegna del pacco.
Confidando appunto sulla celebre rettitudine dei cittadini di Hadleyburg, lo sconosciuto è certo in questo modo che l'oro andrà alla sola persona che fu tanto caritatevole con lui in quella fatidica occasione. Sarà veramente così?

RECENSIONE
Romanzo breve che rappresenta una vero e proprio sberleffo alle presunte virtù nelle quali si identifica da sempre l'America, ossia l'onestà e l'alto senso di moralità, L'uomo che corruppe Hadleyburg è anche una decisa condanna ad alcune delle più diffuse pecche presenti nell'animo umano: l'ipocrisia ed il finto perbenismo.
Mark Twain si sbizzarisce così a creare una trama che si infittisce man mano che si prosegue con la lettura, e che culmina in uno stato di tensione che arriva però a toccare vette di ilarità davvero pregevoli. Lo scrittore del Missouri tesse una tela raffinatissima nella quale fa cadere di volta in volta tutti i notabili e i più distinti membri della comunità presa di mira dallo sconosciuto che, in realtà, più che rendere omaggio all'onestà degli abitanti di Hadleyburg, con il suo dono mira più che altro a smascherarne gli impostori ed i falsi, come scopriamo praticamente fin da subito.
E così si arriva alla scena madre ambientata all'interno del municipio dove, alla presenza del reverendo, di tutta la cittadinanza ed anche dei curiosi venuti da fuori e dei giornalisti, assistiamo all'apertura della famigerata busta contenente la frase risolutiva.
Manco a dirlo succederà di tutto, sotto lo sguardo divertito di una platea che inizia ben presto a farsi beffe della situazione e dei rispettabilissimi e stimatissimi notabili. 
Un racconto davvero godibile e ricco di allegorie che, almeno questa è l'impressione che ne ho ricavato, Mark Twain si sia divertito tantissimo a scrivere; almeno tanto quanto mi sono divertito io nel leggerlo.


BF

Nella nostra libreria:
Mark Twain
L'uomo che corruppe Hadleyburg (The Man That Corrupted Hadleyburg)
ed. Einaudi
101 pag.
traduzione di Bruno Fonzi


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