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giovedì 3 luglio 2014

Colla - Irvine Welsh (2001)

"Quando usciamo dalla porta, quel coglione di Carl dà un buffetto al mio orecchino e fa: <<Olà, marinaio!>>
Sul bus mi accorgo che ho ancora la lama addosso. Non la volevo mica portare. Fanculo, stassera non ci sarà da menarsi."
Andrew "Gally" Galloway

TRAMA
Billy, Andrew, "Gas" Terry e Carl. Sono i quattro protagonisti di questa storia. Quattro amici dei rioni popolari di Edimburgo che crescono assieme, ed assieme passano attraverso ad una serie di vicende amare, esilaranti, tragicomiche e drammatiche nel corso delle quali li vedremo alle prese, di volta in volta, con: risse, piccoli atti di teppismo, vari problemi famigliari, le prime sbronze, i primi goffi approcci sessuali, l'incontro con le droghe ed una tragedia che li segnerà per sempre.
La storia, dopo una breve introduzione, si svolge nei primi anni ottanta ed impariamo così a conoscere i quattro in una fase molto delicata, cioè quella adolescenziale. Terry Lawson, detto "Gas" per il suo lavoro di venditore di bibite gassate, è il più  vecchio del gruppo ed anche quello più attivo sessualmente. Ama darsi arie da consumato playboy, si diverte un mondo a sfottere tutto e tutti ed ha un atteggiamento decisamente scanzonato  nei confronti della vitaBilly Birrell è invece lo sportivo del gruppo, colui che appare il più maturo (non a caso tormentato di continuo da Terry che lo  accusa sempre di essere troppo serio e noioso) ed è molto popolare presso le ragazzine della scuola. Poi c'è Andrew "Gally" Galloway alias "il piccoletto", così come viene chiamato a causa della propria statura non eccelsa, bersaglio preferito delle prese in giro di Terry e che non ha ancora superato del tutto l'abbandono da parte del padre; questo lo rende estremamente protettivo verso la madre e la sorellina. Infine abbiamo Carl Ewert, altra vittima degli scherzi di Terry, che l'ha ribattezzato "Latteria" per via dei suoi capelli biondissimi, quasi bianchi. Figlio di un operaio dalle convinte idee marxiste, suona il basso in una band con alcuni compagni di classe e sogna di diventare una rockstar, anche per poter finalmente aver successo con le ragazze, cosa che al momento non avviene.
Con un salto temporale poi, veniamo catapultati a qualche anno di distanza, e ritroviamo i quattro amici ben diversi da come li avevamo lasciati. Nel bene e nel male...

RECENSIONE
A qualcuno potrà anche apparire strano o insolito, dal momento che si tratta di un lavoro di Welsh, ma Colla è innanzitutto un grandissimo libro che parla di sentimenti. Non temete, non è che lo scrittore di Leith abbia deciso di colpo di scrivere la roba zuccherosa e banalotta che recentemente ha fatto la fortuna di alcuni autori (?) nostrani, ma questo è un libro che, pur utilizzando il consueto linguaggio crudo, selvaggio e sporco al quale egli ci ha abituati, tratta temi che sanno toccare veramente il cuore.
La Colla del titolo è quella cosa che tiene unite le persone, anche a distanza di molto tempo, e cioè l'amicizia. E di questo ci parla fondamentalmente questo romanzo, di amicizia. Lo fa affrontando moltissimi aspetti e una quantità incredibile di situazioni e quello che ne esce è un'opera di uno scrittore che dimostra una sensibilità notevole. Welsh è uno storyteller di razza capace di trascinarti dalle risate alla profonda malinconia nel giro di pochissime righe. 
I suoi personaggi, al solito, emanano una vitalità dirompente e sono descritti alla perfezione, i loro pregi e difetti vengono resi benissimo così come il loro caratteristico modo di esprimersi. Come in Trainspotting, infatti, la narrazione degli avvenimenti è affidata alternativamente ai quattro protagonisti principali e, dopo un po', si arriva a capire immediatamente chi dei quattro sta raccontando il tutto. Questo grazie al talento cristallino dell'autore che, al pari di Stephen King e pochissimi altri, è in grado di ricreare una fortissima empatia tra lettore e personaggi.
Un libro sul'amicizia dicevamo, ma non solo. Così Colla prende in esame anche, e in particolar modo, i suoi lati più oscuri come i tradimenti (piccoli e grandi), le gelosie e tutti i sensi di colpa che spesso si celano dietro a questo tipo di legame, per quanto forte esso possa essere. 
Io, che sono cresciuto in un complesso di condomini e caseggiati per molti versi abbastanza simile a quello descritto dallo scrittore scozzese, non nego di essermi identificato parecchio in questa vicenda, soprattutto perchè anche tra noi (io ed miei amici) esisteva lo stesso fortissimo senso di cameratismo ma anche di rivalità; ed anche ora che siamo tutti invecchiati, nonostante tutto posso dire con grande orgoglio che siamo ancora uniti, sebbene ci si veda inevitabilmente molto più di rado. 
In conclusione: un romanzo che possiede una forza incredibile e che è in grado di far provare sensazioni estremamente intense e contrastanti. 
Del resto Welsh è così, prendere o lasciare, e penso che ormai difficilmente cambierà. 
Per fortuna, aggiungerei io.

BF

Nella nostra libreria:
Irvine Welsh
Colla (Glue)
ed. Guanda Editore
553 pag.
traduzione di Massimo Bocchiola

  
 


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