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martedì 24 giugno 2014

Se morisse mio marito - Agatha Christie (1933)

"<<Se posso esservi utile, signora, sarò ben lieto...>> [...]
<<Ne sono certa: ho sentito dire che voi siete l'uomo più straordinario del mondo. Qualcuno mi deve togliere dal guaio in cui mi trovo. E io sento che voi siete il solo in grado di farlo. [...] Signor Poirot, in un modo o nell'altro devo sbarazzarmi di mio marito!>>"
Hercule Poirot e Lady Edgware

TRAMA
Una sera in cui il famoso detective Hercule Poirot si trova, seppur temporaneamente, senza incarichi, viene avvicinato da Jane Wilkinson, Lady Edgware, che lo prega di aiutarla in una questione molto delicata e personale: la bella Lady, che è una famosa attrice, vorrebbe divorziare dal burbero marito per poter coronare il suo sogno di sposare il più accattivante duca di Merton. Ma purtroppo l'anziano ed attuale coniuge alle sue numerose richieste di separazione si è sempre opposto, e così ella spera che l'intervento di un uomo straordinario come il baffuto belga possa fargli cambiare idea.
Affascinato dal lato psicologico della faccenda, Poirot accetta e prende appuntamento con Lord Edgware, dove si reca con l'amico Hastings (narratore del romanzo); e grande è la sua sorpresa quando il nobile gli rivela che in realtà già da sei mesi avrebbe acconsentito al divorzio con colei che è la sua seconda moglie, e che Jane ne dovrebbe essere già al corrente in quanto le aveva spedito una lettera.
Stupiti, i due investigatori si accomiatano e comunicano la notizia a Lady Edgware, che ovviamente è ben felice di sapere che finalmente la sua vita potrà prendere la piega da lei desiderata. Ma quella stessa notte il marito viene ucciso, e numerosi testimoni affermano che ad entrare in casa all'ora del delitto è proprio Jane Wilkinson in persona, e nessun'altro.
Poirot però non è convinto: troppo facile, troppo clamoroso; e poi, che motivo avrebbe avuto Lady Edgware di sbarazzarsi del marito, quando aveva appena ottenuto da lui ciò che voleva? Non resta che far lavorare le celluline grigie e scoprirlo...

RECENSIONE
È finalmente cominciata l'estate, e per chi può permetterselo questo vuol dire spiaggia, mare, relax. Cosa c'è di meglio di un buon giallo sotto l'ombrellone allora? Questo romanzo che vi propongo oggi fa proprio al caso nostro: è avvincente, ben scritto (ma tutto questo lo sapete già ancor prima di leggerlo, Agatha Christie non delude mai!) e, una volta terminato, volendo, avete comunque a portata di mano altri due romanzi nello stesso volume.
Attenzione al sole però! Se cominciate a leggerlo davvero in spiaggia (o in piscina) rischiate di farvi rapire dalle indagini del buon vecchio Hercule Poirot e ritrovarvi strinati, senza peraltro probabilmente essere riusciti a capire chi sia l'assassino. La Christie lo sa che fa questo effetto, se ne compiace e gioca con il lettore, stuzzicandolo e prendendolo un po' in giro; circa a metà del racconto infatti il detective belga "sgrida" il Capitano Hastings: "Mi sembrate uguale a quei lettori di romanzi polizieschi che incominciano subito e senza discernimento a chiedersi all'apparire di ogni personaggio se si tratta del criminale, senza avanzare una qualche valida ragione." Ammetto che a me capita SEMPRE così, e a voi?

BW

Nella nostra libreria:
Agatha Christie
Dalla raccolta "Donne fatali - Tre omicidi per Poirot"
Se morisse mio marito (Lord Edgware Dies)
ed. Oscar Mondadori
218 di 597 pag.
traduzione di Rosalba Buccianti


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