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domenica 20 aprile 2014

Buon compleanno: Piccoli suicidi tra amici - Arto Paasilinna (1990)

Buon compleanno: Kittilä, 20/04/1942

"La malinconia è un avversario più spietato dell'Unione Sovietica."
Arto Paasilinna

TRAMA 
Stessa storia, stesso posto, stesso... fienile (avrete mica pensato "bar", vero?). Due uomini profondamente in crisi, due perfetti sconosciuti, si trovano stupefatti nello stesso fienile. Entrambi avevano scelto quel luogo e quel momento per porre fine alla propria vita: sia l'imprenditore quattro volte fallito Onni Rellonen, sia il colonnello Hermanni Kemppainen, da poco rimasto vedovo. Dopo un iniziale e comprensibile momento di imbarazzo, i due decidono di rimandare l'atto estremo, ed anzi, dopo aver riflettuto su questo fenomeno in forte tendenda nella loro Finlandia, decidono di aiutare altri aspiranti suicidi a risolvere i problemi che li affliggono o, in caso di insuccesso, ad uccidersi tutti insieme in un grande, spettacolare e solidale suicidio di massa.

RECENSIONE
Nel 1990, anno di pubblicazione di questo romanzo, la Finlandia era ai primi posti nella classifica dei paesi europei per numero di suicidi annui, con una media di 30,3 suicidi ogni 100.000 abitanti. Arto Paasilinna, da sempre sensibile alle problematiche che affliggono il suo meraviglioso paese natale, non si è dunque lasciato sfuggire l'occasione per scriverne un libro.
In esso ci offre un piccolo spaccato di almeno una parte della società finlandese: la disperazione infatti, purtroppo, non conosce età, sesso, provenienza o ceto sociale. E proprio i morituri che accompagnano il lettore per tutto il romanzo, a bordo dell'autobus Saetta della Morte possono essere considerati rappresentati delle diverse categorie. Per molti di essi Paasilinna analizza le cause della loro disperazione, e come un dottore dopo la diagnosi prescrive la cura. Talvolta si tratta della riscoperta della vita attraverso l'amore, la solidarietà, o addirittura il sesso. In altri casi invece la cura è proprio la scelta definitiva di morire.
Argomento scottante, dunque, ma ancora una volta l'autore di Kittilä riesce ad affrontare un tema delicatissimo con straordinaria leggerezza, pur senza mancare di tatto. Se nell'incipit infatti cita il proverbio "In questa vita la cosa più seria è la morte; ma neanche quella più di tanto", Paasilinna ha però anche affermato che "Un autore deve saper trattare temi seri in modo leggero. Mai clownesco".
Piccoli suicidi tra amici ricorda per certi aspetti un altro libro di cui abbiamo parlato recentemente, Non buttiamoci giù, ma al lettore che già conosce le opere di Paasilinna non sfuggiranno comunque certi richiami ad altri suoi libri, oltre naturalmente al suo stile caratteristico.
Voglio lasciarvi con una piccola chicca: non sarà forse la sua opera più rappresentativa, ma a quanto pare questo romanzo è comunque riuscito, almeno in Finlandia, a riscuotere un grande successo proprio tra gli aspiranti suicidi, tanto che l'autore ha dovuto staccare il telefono "Perché non la smettevano più di chiamarmi, per ringraziarmi di aver loro salvato la vita o perché pendevano dalle mie labbra neanche fossi medico o psichiatra". Insomma, magari Paasilinna non sarà uno psicoterapeuta, ma una sana risata leggendo le sue storie può davvero toccare il cuore.


BW

Nella nostra libreria:
Arto Paasilinna
Piccoli suicidi tra amici (Hurmaava joukkoitsemurha)
ed. Iperborea
257 pag.
traduzione di Maria Antonietta Iannella e Nicola Rainò

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