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domenica 6 aprile 2014

Addio, e grazie per tutto il pesce - Douglas Adams (1984)


 ATTENZIONE!!! Il libro di cui stiamo per parlare è il quarto della Trilogia in cinque volumi. Se non avete letto il precedente, intitolato La vita, l'Universo e tutto quanto, vi sconsigliamo di proseguire con la lettura del post.



 "<<Se ricevessi un dollaro altairiano ogni volta che sento un pezzo di Universo guardare un altro pezzo di Universo e dire 'É terribile', non starei qui seduto come un limone a cercare un po' di gin. Ma in nessuna di queste occasioni ricevo dollari altairiani, e quindi sono seduto qui a cercare un po' di gin. In ogni modo, come mai hai un'aria così placida e un'espressione così languida? Sei innamorato?>>
<<Sì>>, rispose placidamente Arthur.
<<Per caso di una ragazza che sa dov'è la bottiglia del gin? Posso conoscerla?>>"
Ford Prefect e Arthur Dent 


TRAMA
E così, gira e rigira per la galassia, autostop dopo autostop, accade che alla fine Arthur Dent si ritrova sulla cara, vecchia Terra.
Ma, un momento! La Terra non era stata distrutta dai Vogon nel primo episodio della Guida?
A quanto pare no, perchè Arthur ritrova anche la sua casa, disordinata fino all'inverosimile, ma ancora intera. Nell'appartamento poi, oltre ad un sacco di dépliant pubblicitari, Arthur nota anche una scatola argentata, la quale contiene una boccia di vetro per pesciolini rossi recante la scritta "Addio, e grazie per tutto il pesce".
In seguito egli scopre che, nonostante abbia passato gli ultimi otto anni a girovagare nell'Universo, sulla Terra invece sembrano essere trascorsi solo pochi mesi e, altra cosa strana, tutti i delfini sono improvvisamente spariti.
Il mistero si infittisce quando il suo telefono continua a squillare nelle ore più assurde e, per un motivo o per l'altro, Arthur non riesce mai a rispondere in tempo.
A questo punto, decide perciò di volerci vedere più chiaro e, dopo aver fatto la conoscenza di un uomo di nome Russell, apprende che la popolazione terrestre è convinta di aver avuto un'allucinazione collettiva durante le fasi di distruzione operate dai Vogon.
Russel però ha una sorella, la graziosa Fenchurch detta Fenny, della quale il nostro protagonista si innamora a prima vista, che dice di essere in possesso di una palla di vetro simile a quella di Arthur, con la stessa enigmatica frase.
Nel frattempo Ford Prefect, persosi nei peggiori bar della galassia, si accorge che la voce della Guida riguardante il pianeta Terra, cancellata dopo la sua disintegrazione, è misteriosamente riapparsa. Cosa significherà tutto ciò?

RECENSIONE
Quarto romanzo dell'ormai famosa "Trilogia in cinque volumi", questo è forse l'episodio più anomalo di tutti. 
Segnato pesantemente dai continui ritardi nella fase di stesura e dai contrasti di Adams con l'editore, che intervenne in maniera anche abbastanza frequente nel testo, Addio, e grazie per tutto il pesce si discosta in modo piuttosto netto dagli altri capitoli. 
Infatti l'avventura si svolge quasi interamente sulla Terra, e poi presenta per la prima volta una storia d'amore con tutti i crismi. Per carità, la naturale attitudine al cazzeggio di Adams è sempre presente, e per fortuna, però diciamo che, pur regalando diversi momenti esilaranti (magnifica in questo senso, la vicenda del pacchetto di biscotti al bar della stazione che, a quanto sembra, capitò sul serio all'autore inglese) il tono generale del racconto è un po' più "serio".
Adams si risentì parecchio per le intrusioni nel suo lavoro da parte dell'editore, ed alla fine arrivò a dichiararsi piuttosto deluso dal risultato finale.
Alla fine credo che questo quarto episodio, quasi del tutto incentrato sulla figura di Arthur Dent, non sia nemmeno da buttar via, anzi, trovo che sia un bel modo per preparare il lettore al gran finale, anche se probabilmente le intenzioni iniziali di Adams non erano proprio queste. 
Magari non sarà il libro migliore dello scrittore di Cambridge, ma sono certo che Addio, e grazie per tutto il pesce di sicuro non mancherà di soddisfare, molto più dei lavori precedenti, i fan della Guida dall'animo più romantico.
Insomma, come Arthur ci insegna, alla fin fine anche una buona tazza di tè degna di questo nome necessita di un pochino di zucchero.

BF

Nella nostra libreria:
Douglas Adams
Dalla raccolta 'Guida galattica per gli autostoppisti - il ciclo completo'
Addio, e grazie per tutto il pesce (So Long, and Thanks for All the Fish)
ed. Oscar Mondadori
106 di 645 pag.
traduzione di Laura Serra







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