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domenica 2 marzo 2014

La perla - John Steinbeck (1947)

"La fortuna porta brutti amici, vedete?"
Anonimo, probabilmente un vicino di casa di Kino e Juana

TRAMA
La storia inizia una mattina come tante altre, all'alba, quando Kino Tomás, un povero ma felice pescatore indio, si sveglia come sempre insieme alla moglie (anzi, alla compagna) Juana. I due stanno svolgendo con calma e serenità le loro faccende quotidiane quando il loro bambino, Coyotito, viene improvvisamente punto da uno scorpione.
Disperati, i due prestano le prime rudimentali cure al piccolo, poi corrono, scortati da numerosi vicini che partecipano silenziosamente al loro dolore, dal dottore. Ma sono poveri, non hanno che alcune perline da potergli dare, e così il medico non li riceve neppure, fingendo di essere fuori casa.
La coppia allora si reca subito in mare, dove Kino cerca di pescare qualche perla per poter curare il bambino. Il pescatore si tuffa e sceglie con cura alcune ostriche, e tra esse ce n'è una che davvero contiene una perla. Anzi, LA perla, talmente grossa da essere subito chiamata La Perla del Mondo. Nello stesso momento, fortunatamente, Coyotito sembra migliorare decisamente, come se Juana fosse riuscita a succhiargli via in tempo tutto il veleno.
Kino comincia subito a fantasticare sulle meraviglie che potrebbe permettere loro la vendita della perla: potrebbe finalmente sposare Juana in chiesa, far battezzare il figlio e addirittura permettersi di mandarlo a scuola per imparare a leggere!
Ma un tesoro come quello suscita sentimenti malvagi negli uomini, e ben presto quella che sembrava una grossa fortuna rischia di tramutarsi in disgrazia.

RECENSIONE
Dodici anni dopo Pian della Tortilla, Steinbeck ci ripropone un romanzo che, almeno a me, all'inizio ricorda molto le sue atmosfere ed i suoi personaggi. Ma immediatamente accade l'imprevisto che scuote il lettore e gli fa capire che in realtà la povertà e l'etnia dei protagonisti sono le uniche cose che accomunano i due libri: se nel primo infatti si era spinti a ridere o almeno a sorridere grazie ad un susseguirsi di vicende esilaranti, al contrario La perla è un libro drammatico, nel vero senso della parola, dall'inizio alla fine, e diverse volte si rimane col fiato sospeso, come nel migliore dei thriller.
A mio avviso tutto ciò dimostra ancora di più quanto sia geniale Steinbeck: non è facile infatti creare due capolavori così diametralmente opposti tra loro partendo da una base comune.
Una perla è un oggetto apparentemente semplice e piccolo, ma è in realtà preziosissimo. Allo stesso modo, questo romanzo è semplice (semplici sono i suoi protagonisti, semplice e lineare è la sua trama) e piccolo (sia come durata temporale, appena tre-quattro giorni, sia come numero di pagine, tanto da poter essere letto in appena un'ora), ma si è rivelato un vero e proprio gioiello da custodire con cura. Come la perla è composta da tanti strati che avvolgono un'impurità che ferisce la carne dell'ostrica, anche le pagine del libro contengono una storia che ferisce l'animo del lettore, che non può che seguire impotente i fatti, partecipando al dolore ed alle paure di Kino.
Un romanzo assolutamente da non perdere, che non potrete fare a meno di leggere tutto in un fiato, come se foste in apnea a pescare perle.

BW

Nella nostra libreria:
John Steinbeck
La perla (The pearl)
ed. Tascabili Bompiani
100 pag.
traduzione di Bruno Maffi

   

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