BW&BF

mercoledì 5 febbraio 2014

Monna Lisa Cyberpunk - William Gibson (1988)

"<<Non possiamo tenerlo qui, Kid, quello crepa. Se vuoi farlo fuori, sotterralo da qualche parte a Solitude.>>
<<Quell'uomo non sta morendo... Non è ferito, non sta male.>>
<<Che cazzo ha, allora?>>
<<É sotto, ragazzo. É in viaggio. Ha bisogno di pace e di tranquillità.>>
Slick e Kid Afrika


TRAMA
Sono trascorsi altri sette anni dalle vicende convulse e febbrili che caratterizzano il precedente capitolo e ritroviamo così la piccola Angela Mitchell, che nel frattempo è cresciuta e si fa chiamare semplicemente Angie, nelle vesti di superdiva del simstin (una via di mezzo tra cinema, soap opera e realtà virtuale) e che, dopo essere stata per un lungo periodo in una clinica per disintossicarsi, torna a casa. Una volta rientrata nella splendida residenza sulla spiaggia di Malibu però, si accorge da subito che qualcosa non va. Si sente costantemente spiata ed osservata e riceve inquietanti messaggi da parte di una strana entità che afferma di chiamarsi Maman Brigitte.
Nel frattempo Kumiko Yanaka, figlia adolescente di un importante boss di Tokio, viene mandata per ragioni di sicurezza temporaneamente a Londra, presso l'abitazione di un uomo di fiducia del padre, in quanto in Giappone è iniziata una sanguinosa guerra fratricida tra diverse fazioni della Yakuza. Nell'"esilio dorato" di Notting Hill la ragazzina fa la conoscenza di Sally, una donna d'azione dai modi spicci e che porta delle lenti argentate saldate sulle orbite oculari, che le farà da guardia del corpo. Ma Kumiko ascolta segretamente alcune conversazioni di Swain, il suo ospite, e si rende subito conto di essere in grave pericolo.
Ci spostiamo poi in un desolato altopiano chiamato Dog Solitude, dove all'interno di una ex fabbrica vivono ai margini della legalità tre strani personaggi: Little Bird, teppistello dalla pettinatura "alare", il cowboy del cyberspazio Gentry e l'ex ladruncolo Slick, che realizza vari tipi di robot utilizzando rottami e materiali di scarto. Un giorno si presenta alla "Fabbrica" il malavitoso Kid Afrika, vecchia  conoscenza di Slick e colui che tempo addietro gli salvò la vita durante una rissa ad Atlantic City. Kid Afrika informa Slick che è giunto il momento di rendere il favore, e quale migliore occasione se non quella di occuparsi per un paio di settimane di un individuo che versa in stato vegetativo su di una barella ed attaccato ad una moltitudine di elettrodi, chiamato "Il Conte"?
In Florida invece vive una triste esistenza la prostituta sedicenne Monna, originaria di Cleveland, tossicodipendente e totalmente succube del protettore-amante Eddy. Le cose per lei prendono una piega del tutto inaspettata quando le arriva un'offerta di lavoro molto particolare che potrebbe cambiarle completamente la vita.
Una serie di avvenimenti incontrollati ed improvvisi poi, faranno sì che i protagonisti delle quattro storie arriveranno ad incontrarsi ed in alcuni casi anche a scontrarsi, sullo sfondo di quel cupo scenario di devastazione e di alienazione noto come "l'Agglomerato".

RECENSIONE
Monna Lisa Cyberpunk è il capitolo conclusivo della Trilogia dello Sprawl e chiude perfettamente il cerchio. Pur essendo, tra i tre volumi che compongono questo ciclo, quello che mi ha colpito di meno, non si può tuttavia negare che Gibson riesce comunque a mantenere la storia su livelli più che accettabili. Impresa non delle più semplici questa, dal momento che l'intera trilogia (ed in particolar modo quest'ultimo episodio) si basa su di una trama piuttosto intricata e di comprensione non proprio immediata. 
Vicende che si intrecciano, avventure visionarie, personaggi che cambiano nome da un libro all'altro... insomma come ho già avuto modo di dire, se avete un atteggiamento passivo nei confronti della narrativa, molto probabilmente Gibson non fa per voi. Non è una colpa naturalmente, è solo una normalissima constatazione che mi sento di dover fare per evitare di far perdere del tempo a chi non è particolarmente interessato a questo genere.
Tornando al libro direi inoltre che una delle cose che ho maggiormente apprezzato è stata l'ambientazione sì futuristica, ma con marcati accenti noir; non a caso, lo stesso Gibson si è sempre dichiarato un grande fan di quel tipo di letteratura. La formula quindi funziona, e bene. 
Una nota conclusiva: i detrattori rimproverano da sempre allo scrittore americano naturalizzato canadese di non conoscere a fondo il mondo dell'informatica e le sue precise regole ma, fra tutte le critiche che si possano muovere a Gibson, questa sinceramente mi sembra la più assurda. A parte il fatto che egli ha sempre affermato di non essere mai stato un esperto di computer ("da giovane, quando qualcuno me ne parlava, mi veniva sonno" cit.), ma di essere stato sempre attratto dal lato estetico della cosa, che ha preso come spunto per edificare il proprio mondo.
E poi scusate, non si parla pur sempre di fantascienza? Se è così mi pare ovvio che non può trattarsi di SCIENZA, con tutti gli annessi e connessi, perchè le due cose sono da sempre materie ben distinte. Nella fantascienza le norme possono anche non essere rigide e definite come avviene nella realtà quotidiana, è questo rappresenta proprio il suo lato più affascinante.
In ogni caso, se avete amato i precedenti capitoli della Trilogia, Monna Lisa Cyberpunk diventa a questo punto un libro imprescindibile, ricco di colpi di scena e numerosi personaggi a dir poco memorabili. Una su tutti Sally che, se io fossi una ragazzina di quindici anni, sono più che mai certo che diverrebbe il mio più grande idolo di tutti i tempi.

BF


Nella nostra libreria:
William Gibson
Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive)
ed. Oscar Mondadori
251 pag.
traduzione di Marco Pensante






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