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martedì 18 febbraio 2014

Il corpo umano - Paolo Giordano (2012)

"<<Te lo immagini? Venire qui senza la guerra e scorrazzare liberi per il Paese con una ragazza a fianco. [...] Fumare le foglie di marijuana appena staccate dalla pianta.>>
<<Sarebbe bello.>>
<<Sarebbe grandioso.>>"
Di Salvo e Ietri

TRAMA
Il terzo plotone della sessantaseiesima compagnia, la "Charlie", si trova in missione in Afghanistan, più precisamente nella valle di Gulistan, e lì, in quel posto che sembra dimenticato di Dio, dovrà rimanere per sei mesi.
Ovviamente, un plotone non è un'entità singola, bensì un microcosmo vero e proprio, una macchina, una società in miniatura, ed i suoi componenti, pur avendo diverse cose in comune, sono tutti diversi tra loro: c'è il giovane Ietri, appena ventenne, che a casa ha lasciato una mamma vedova ed apprensiva; l'esaltato Cederna, che non vede l'ora di mettere a frutto le ore ed ore di addestramento e mettersi in mostra, sperando di entrare nei corpi speciali; il maresciallo René, che prima ancora di andare in missione ha incominciato una guerra morale ed emotiva con sè stesso; e diversi altri commilitoni.
Pur non facendo parte del terzo plotone, un'altra figura partecipa alla vita all'interno della fob Ice, la base: si tratta del medico di campo, il tenente Alessandro Egitto. Anche se non è sempre lui in prima persona a narrare le vicende, esse spesso e volentieri ci vengono mostrate attraverso i suoi occhi, e soprattutto con il suo punto di vista rigoroso e scientifico.
Un romanzo sulla guerra, ma anche sulla società e sui rapporti umani: il corpo umano non è infatti solo quello del singolo individuo; è il plotone stesso, ed i soldati sono gli organi vitali che gli permettono di funzionare e sopravvivere.

RECENSIONE
Il corpo umano è il secondo romanzo di Paolo Giordano. Come già forse sapete, il primo mi era piaciuto moltissimo, per cui ho acquistato il seguente a scatola chiusa, senza nemmeno leggere di cosa parlasse.
É stato quindi quasi uno shock realizzare che si trattava di un libro sulla guerra: tutto mi sarei aspettata dal fisico torinese tranne che un argomento spinoso come questo. Eppure Giordano è riuscito anche questa volta a fare centro. La narrazione è molto credibile, e fa pensare che si sia documentato molto bene, non solo sulle dinamiche che avvengono all'interno (ed all'esterno) di una base militare, ma anche e soprattutto su chi queste esperienze le ha vissute sulla propria pelle.
Il romanzo, ad esclusione di un primo, breve capitolo che funge da prologo, è diviso in tre parti: la prima, che mi ha ricordato tantissimo Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati (e potrebbe non essere un caso, dal momento in cui la caserma di origine del plotone è quella di Belluno) narra dell'attesa dell'inizio della missione, che sgretola le sicurezze degli uomini ma che al tempo stesso diventa routine, tanto da far quasi dimenticare il perchè si è lì; la seconda, crudele e spaventosa, racconta la missione vera e propria; ed infine la terza, dove il lettore scopre come i soldati che ha imparato a conoscere, come se li avesse incontrati di persona, affrontano il ritorno in Italia, insieme ai demoni che si sono portati dall'Afghanistan.
Un libro che conferma la bravura dell'autore, senza dubbio non adatto a tutti vista la particolarità del tema di cui tratta, ma che sicuramente consiglio vivamente a chi se la sentisse di affrontare questo argomento, in particolar modo coloro che hanno già apprezzato La solitudine dei numeri primi.
L'unico neo non è da attribuirsi all'autore, bensì all'edizione: troppi, veramente troppi i refusi, tra cui addirittura l'inversione di due pagine (45-47-46-48), che confonde e destabilizza il lettore. Sinceramente, da una casa editrice importante come la Mondadori ci si aspetterebbe un po' più di cura ed attenzione in questi dettagli.

BW

Nella nostra libreria:
Paolo Giordano
Il corpo umano
ed. Mondadori Numeri Primi
309 pag.

   

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