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sabato 21 settembre 2013

Dune - Frank P. Herbert (1965)

"Non c'è scampo: noi paghiamo la violenza dei nostri antenati"
Dalla Raccolta dei detti di Muad'Dib, della Principessa Irulan

TRAMA
Quando il Duca Leto I della casata Atreides forma un esercito talmente addestrato da costituire una potenziale minaccia per le sue guardie imperiali, l'Imperatore Shaddam IV della casa Corrino decide che è giunto il momento di eliminarlo. L'unico modo per farlo, però, senza scatenare le ire delle altre casate maggiori è quello di non compiere azioni dirette, così decide di sfruttare l'antica faida tra gli Atreides e gli Harkonnen.
Il Duca viene quindi inviato a governare lo sperduto pianeta Arrakis, detto anche Dune vista la peculiarità che lo contraddistingue: la quasi totale assenza di acqua che lo rende di fatto un deserto in cui la sopravvivenza è un privilegio da guadagnarsi giorno dopo giorno. Nonostante la sua ostilità, Dune è il pianeta chiave per l'esistenza ed il progresso dell'intero universo, poichè è l'unica fonte del melange, la spezia che permette di ampliare la mente e vedere nel futuro.
Oltre al Duca ed ai suoi fidati collaboratori, su Arrakis si trasferiscono anche Jessica, la concubina-sacerdotessa Bene Gesserit, ed il figlio dei due, Paul, predestinato fin dalla nascita a diventare lo Kwisatz Haderach, il Messia dotato di enormi poteri di preveggenza grazie al suo selezionatissimo patrimonio genetico.
In questo mondo nuovo, Paul diventa un uomo scontrandosi con nemici crudeli, imparando a conoscere i Fremen, gli abitanti indigeni di Arrakis, e fa del pianeta la sua casa, facendo avverare profezie ed infrangendo tabù ancestrali.

RECENSIONE
Dune, primo dei sei libri dell'omonimo ciclo di Herbert, è stato vincitore del primo Premio Nebula e del Premio Hugo. E non a caso: in Dune l'autore ha infatti creato un intero universo, non solo dal punto di vista morfologico, ma anche dal punto di vista storico, politico, religioso ed ecologico.
Lo stile di Herbert, va detto, non è dei più accessibili, in quanto ricco di nomi, personaggi e riferimenti al mondo arabo (ad esempio, la guerra incombente viene chiamata jihad, anche se non ne acquista il significato originario di guerra santa). La storia viene raccontata in terza persona, anche se da una prospettiva molto vicina a quella dei personaggi, che spesso con i loro dialoghi e monologhi interiori diventano quasi degli Io narranti.
Un romanzo sicuramente da leggere, a patto di essere nel giusto mood, per evitare una rovinosa sconfitta, come può capitare anche ai lettori più navigati.

BW

Nella nostra libreria:
Frank P. Herbert
Dune (Dune)
ed. Fanucci Editore
701 pag.
traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli

 

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